Come scrivere una newsletter (e non farsi cancellare dopo 3 email)

Hai scoperto le mirabolanti potenzialità dell’email marketing e cerchi consigli su come scrivere una newsletter? 

Prima di metterti all’opera, rispondi a queste due domande: a quante newsletter sei iscrittə? E quante ne leggi veramente? 

Diciamoci la verità: spesso e volentieri le newsletter sono una di quelle cose che “Bella la prima, carina la seconda, ma già la terza…” e click sul pulsante “Disiscrivi”. 

Come si fa a non farsi cestinare? Perché alcune (poche) newsletter riescono a diventare una gradito appuntamento e altre restano solo una seccante email nella cartella Inbox?

Tabella dei Contenuti

Newsletter: cos’è e a cosa serve

Comincia tutto con un casuale incontro al bar: “Ciao, piacere di conoscerti… Ma davvero? Interessante”.
La prima impressione è piacevole e dunque perché non rifarlo: “Ci vediamo qui, giovedì prossimo, per un caffè?”.
Ci si comincia a conoscere e ci si diverte: “Stessa ora, stesso posto, settimana prossima?”.
E finisce che diventa un attesissimo appuntamento fisso. 

La newsletter è questo: un appuntamento concordato, a cadenza regolare, tra te e i tuoi clienti, acquisiti o potenziali che siano. 

Tu hai proposto l’incontro e loro hanno accettato l’invito, iscrivendosi. Il caffè lo offri tu, inviando una mail informativa con cui comunichi novità interessanti sui tuoi prodotti e servizi. E la vostra relazione si fa via via più intima e duratura.

Attraverso questo strumento di email marketing, hai l’incredibile opportunità di fidelizzare il tuo target e, con un po’ di abilità, trasformare alcune delle persone che ti seguono in clienti veri e propri. 

Personale e personalizzata

Messaggi commerciali ci scrosciano incessantemente addosso ovunque andiamo, ovunque siamo. Non c’è modo di trovare riparo. Eppure la newsletter riesce a distinguersi dal marasma mediatico per la sua discrezione e la sua individualità.

L’e-mail ha un carattere personale a doppio senso: 

  • per chi la riceve: evoca un senso di intimità; solo tu hai accesso alla tua posta, solo tu leggi i tuoi messaggi. In un mondo dominato dai social media, dove per definizione tutto è alla portata di tutti, è un’eccezione di valore.

 

  • per chi la scrive: la newsletter è l’unico canale tuo e soltanto tuo, non soggetto a restrizioni o regole imposte da altri; puoi personalizzarla al 100% e farla diventare lo specchio del tuo brand.

 

Ma come si può colpire realmente nel segno con una mail?

I 3 requisiti per scrivere una newsletter che spacca

Se vuoi che i tuoi iscritti non si cancellino alla terza mail, le tue campagne dovrebbero rivolgersi a un target ben definito e i contenuti dovrebbero essere costruiti con un’architettura, un tono e uno stile che tengano incollato il lettore allo schermo.

Ecco i tre requisiti che rendono un messaggio valido e distinguibile:

1. Mirato

Se vuoi essere ascoltatə, parla a chi è davvero interessatə. 

Non vale la pena inviare la stessa mail a tutta la tua lista di contatti. Anzi è controproducente!

Le piattaforme di email marketing permettono di segmentare gli iscritti in base a diversi fattori, ad esempio il prodotto o l’argomento di interesse, la fonte dell’iscrizione (da dove si è registratə), la località di provenienza o qualsiasi altro dato preimpostato e monitorabile. 

Quando scrivi una mail, dovresti avere ben chiaro chi è il destinatario a cui vuoi rivolgerti.
Se la tua mailing list è fuori controllo, conviene proprio fare un po’ di ordine. Gli strumenti a disposizione ci sono; sta a te creare un messaggio mirato per solleticare l’attenzione e garantirti il coinvolgimento. 

2. Utile e interessante

Nessuno perde tempo a leggere ciò che non ritiene utile o interessante. 

Per rendere la tua newsletter davvero efficace è necessario incuriosire il lettore, informarlo e intrattenerlo allo stesso tempo. 

Per riuscirci, devi conoscerlo bene. Scopri chi è, cosa gli piace e cosa desidera. Leggi qui se ti servono consigli su come identificare la tua reader personas: “Consigli di copywriting: come identificare il tuo lettore ideale”.

3. Bello, chiaro e conciso

Puoi offrire il prodotto o il servizio migliore del mondo, ma se non lo comunichi nel modo giusto, nessuno darà valore ai tuoi sforzi. 

Prendi per mano il lettore e accompagnalo dalla prima all’ultima riga, con ordine, chiarezza, semplicità e qualche astuzia grafica per evitare che si distragga. Aiutalo a capire, non fare il difficile!

Il tone of voice è fondamentale per entrare in connessione con il lettore: il modo in cui decidi di comunicare con il tuo target, lo stile e il lessico che utilizzi lasciano trasparire i tuoi valori.

E non dimenticare di farti bellə: rendi i tuoi messaggi graficamente accattivanti, imprimi il tuo tocco, quello che più rispecchia la tua personalità e quella del tuo brand, renditi riconoscibile.

Per dare al testo maggiore leggibilità puoi seguire i criteri che ho spiegato in questo articolo: “Da dove comincio? 6 modi per organizzare i contenuti di un testo

Da iscritto a cliente: incrementa il tasso di conversione

L’obiettivo dell’email marketing è quello di far compiere all’iscritto una determinata azione, come compilare un modulo, telefonare o visitare la pagina e-commerce. Il fine ultimo, inutile a dirsi, è quello di trasformare il lettore in acquirente. 

Per mettere a segno una vendita, bisogna prima guadagnare la fiducia. È proprio questo che la newsletter, con tenacia e costanza, riesce a fare. Se progettata e realizzata con la dovuta attenzione e cura, permette di creare un rapporto duraturo e proficuo con il pubblico.

Non accontentarti di avere un indirizzo nella tua mailing list: fai crescere il tasso di conversione e trasforma i tuoi iscritti in clienti attivi.

Centrare il target in un testo

Hai avviato una newsletter ma non hai tempo di gestirla come si deve? Hai la netta sensazione che nessuno legga le tue email?

Contattami se…

  • pensi che la scrittura o la revisione professionale dei testi possa dare alla tua newsletter quella marcia in più di cui ha bisogno 
  • hai mille idee per le tue campagne ma non riesci a metterle nero su bianco (o anche a colori!) 

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